Sarà una lunghissima notte nella città partenopea

Con il pareggio alla Dacia Arena per 1-1 con l’Udinese, il Napoli si laurea matematicamente campione d’Italia con cinque giornate di anticipo.


Napoli torna Campione dopo 33 anni; era dai tempi di Diego Armando Maradona (1987 e 1990 ndr) che i campani non vincevano il Tricolore.

Può, dunque, finalmente cominciare la festa attesa per 33 anni e sfumata domenica scorsa dopo il gol di Dia che ha permesso alla Salernitana di pareggiare costringendo i tifosi a rinviare le celebrazioni per il terzo scudetto.

Il Napoli può vantare miglior attacco e miglior difesa del torneo: Alex Meret al momento è il portiere meno battuto del campionato, ma una fetta importante di Scudetto spetta sicuramente a Victor Osimhen, autore di 22 gol.

Osimhen, attuale capocannoniere, ha superato Samuel Eto’o (21 nel 2010/11) come miglior marcatore africano in una singola stagione di Serie A TIM, mentre con 46 gol è già diventato il miglior marcatore nigeriano, eguagliando George Weah (46) come miglior marcatore africano di sempre nel torneo. Parte del merito va a Khvicha Kvaratskhelia (12 gol) un partner formidabile, che gli ha fornito sei dei suoi 10 assist.

Menzioni particolari per tutti, ma soprattutto per il capitano Giovanni Di Lorenzo, il secondo giocatore dopo Diego Armando Maradona a vincere uno Scudetto da capitano del Napoli, sempre presente (33 su 33) e sempre titolare dal suo debutto nella massima serie.

Grande il merito di Luciano Spalletti nell’aver saputo valorizzare tutta la rosa a disposizione. Napoli ora si prepara a festeggiare domenica alle ore 18.00 quando al Maradona sarà di scena la Fiorentina.