Anche Chelsea, Atlético de Madrid, Inter, Juventus e AC Milan fanno un passo indietro. Il co-proprietario dello United Joel Glazer ha addirittura chiesto scusa ai propri tifosi

Dopo le inglesi – Chelsea escluso in principio – anche Atlético de Madrid, Inter, Juventus, AC Milan e lo stesso Chelsea hanno deciso di salutare la Super League.

Il CO-CHAIRMAN DEL MANCHESTER UNITED JOEL GLAZER CHIEDE SCUSA AI TIFOSI
Attraverso una lettera indirizzata ai propri tifosi, il co-chairman dello United Joel Glazer ha fatto mea culpa: ”Abbiamo sbagliato e vogliamo dimostrare che possiamo rimettere le cose a posto.

Anche se le ferite sono ferite e capisco che ci vorrà del tempo prima che le cicatrici guariscano, sono personalmente impegnato a ricostruire la fiducia con i nostri fan e ad imparare dal messaggio che ci avete consegnato con tanta convinzione”.

L’INTER ANNUNCIA DI AVER ABBANDONATO IL PROGETTO SUPER LEAGUE, PER MORATTI E’ STATO UN PROGETTO NATO GIA’ MORTO
FC Internazionale Milano, attraverso una nota ufficiale, ha confermato di aver lasciato la Super League: ”L’Inter crede che il calcio, come ogni settore di attività, debba avere interesse a migliorare costantemente le sue competizioni, per continuare ad emozionare i tifosi di tutte le età in tutto il mondo, in un quadro di sostenibilità finanziaria.

Con questa visione continueremo a lavorare insieme alle istituzioni e a tutte le parti interessate per il futuro dello sport che tutti amiamo”. 

Diretto l’ex presidente Massimo Moratti, interpellato da ‘Repubblica’ in merito alla vicenda: ”Progetto malfatto.

Ormai le squadre sono uscite tutte. Non c’erano le basi perché potesse continuare, e quindi c’è stato il giusto finale. Hanno sbagliato sia nella comunicazione che nel tempismo, così come nella valutazione delle reazioni. Di per sé è stato un fallimento in partenza”.

L’ATLèTICO DE MADRID SI RITIRA PER LA SODDISFAZIONE DEI PROPRI GIOCATORI
A seguito della nota ufficiale con la quale l’Atlético de Madrid ha ufficializzato la propria decisione, anche lo spogliatoio dei colchoneros ha voluto esprimersi in merito alla nota vicenda: ”Dallo spogliatoio dell’Atlético de Madrid vogliamo trasmettervi la nostra soddisfazione per la rinuncia del nostro club al progetto della Super League.

Continueremo a lottare perché l’Atlético prosegua la sua crescita attraverso i valori dell’impegno e del merito sportivo che ci hanno sempre caratterizzato, in modo che tutti voi possiate continuare a riconoscervi in questi segni identificativi”.

IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS FC E LE DICHIARAZIONI DI ANDREA AGNELLI
”Con riferimento al comunicato stampa diramato da Juventus Football Club S.p.A. in data 19 aprile 2021, relativo al progetto di creazione della Super League, e al successivo dibattito pubblico, l’Emittente precisa di essere al corrente della richiesta e delle intenzioni altrimenti manifestate di alcuni club di recedere da tale progetto, sebbene le necessarie procedure previste dall’accordo tra i club non siano state completate.

In tale contesto, Juventus, pur rimanendo convinta della fondatezza dei presupposti sportivi, commerciali e legali del progetto, ritiene che esso presenti allo stato attuale ridotte possibilità di essere portato a compimento nella forma in cui è stato inizialmente concepito.

Juventus rimane impegnata nella ricerca di costruzione di valore a lungo termine per la Società e per l’intero movimento calcistico”.

Le dichiarazioni di Andrea Agnelli all’agenzia di stampa Reuters: ”Un torneo a sei squadre, se vogliamo essere franchi e onesti, non si può fare. Resto convinto della bontà del progetto, avremmo creato la migliore competizione del mondo ma, in queste condizioni, sarebbe impossibile.

Non dirò qui quanti club mi hanno contattato in queste 24 ore per aderirvi. Magari mentono ma sono stato contattato da un numero importante di club. Čeferin? Ho visto tante relazioni cambiare nel tempo. Non credo che la nostra sia un’industria sincera, affidabile e credibile in generale.

Se sei squadre si fossero staccate minacciando la Premier League, la politica l’avrebbe visto come un attacco alla Brexit e al loro schema politico”.

IL COMUNICATO DELL’AC MILAN
”Abbiamo accettato l’invito a partecipare al progetto di Super League con la genuina intenzione di creare la migliore possibile competizione Europea per i fan di tutto il mondo, per tutelare gli interessi del Club e della nostra tifoseria.

Il cambiamento non è facile, ma l’evoluzione è necessaria per progredire, e anche la struttura del calcio Europeo si è evoluta e modificata negli anni. Ma la voce e le preoccupazioni dei tifosi in tutto il mondo rispetto al progetto di Super League sono state forti e chiare, e il nostro Club deve rimanere sensibile e attento all’opinione di chi ama questo meraviglioso sport. Continueremo comunque ad impegnarci attivamente per definire un modello sostenibile per il mondo del calcio”.

IL CHELSEA SALUTA LA SUPER LEAGUE, ČEFERIN ELOGIA LE INGLESI
Mancava solo il Chelsea tra le sei squadre inglesi che hanno salutato la Super League. Anche i Blues di Roman Abramovič, dunque, salutano la Super League: ”Essendoci uniti al gruppo alla fine della scorsa settimana, abbiamo avuto il tempo per considerare pienamente la questione e abbiamo deciso che la partecipazione alla Super League non farebbe l’interesse del nostro club, dei tifosi e della comunità calcistica in generale”.

Soddisfatto il presidente UEFA Čeferin, che elogia le inglesi: ”Questi club hanno fatto un grande errore ma li ammiro per aver saputo ammettere l’errore e per aver chiesto scusa.

Adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all’intero calcio europeo. La cosa importante adesso è andare avanti insieme e ricostruire l’unità di cui godeva prima questo sport”.

Intanto, giungono notizie da oltre Manica circa nuovi retroscena legati alle clausole d’uscita dal progetto Super League. Secondo quanto rivelato dal Financial Times, tutti i club fondatori avrebbero concordato ingenti penali solo in caso di addio a competizione già iniziata. Non dovrebbero andare incontro a sanzioni, dunque, i club che si sono già defilati dal progetto.