Niente WNBA quest’anno per l’ex giocatrice di Schio
Cecilia Zandalasini non giocherà con le Minnesota Lynx in WNBA quest’estate.
A renderlo noto è stata Cheryl Reeve, coach della franchigia di Minneapolis a margine di una conferenza stampa.
Zandalasini, che durante la preparazione con la Nazionale in vista degli Europei disputati a fine giugno in Serbia e Lettonia si è procurata una distorsione alla caviglia, ha spiegato a Sky Sport come sia maturata questa decisione, condivisa dalla franchigia americana:
”Il 30 maggio mi sono procurata una distorsione alla caviglia durante la preparazione con la Nazionale; nulla di troppo grave, ma i tempi per essere in campo agli Europei erano piuttosto stretti, perciò ho dovuto accelerare la riabilitazione, rientrando in campo tre giorni prima dell’esordio prima della Turchia. Essendo scesa in campo così presto non ho avuto il tempo per curarmi bene. Devo assolutamente ringraziare tutto lo staff medico e i fisioterapisti della Nazionale che mi hanno rimesso in piedi in tempi record, riuscendo a rimanere il più possibile in ritmo partita. Io ero tranquillissima nel giocare, semplicemente essendo un infortunio molto fresco il dolore c’era, ma fa parte del gioco. Mi ha condizionato nelle prime tre partite, ma neanche troppo.
Era più un qualcosa mio di generale, non legato a quello.Pensavo che mi fosse passato, ma una volta arrivata a Minneapolis mi sono accorta che non era il caso di forzare e di rischiare un ulteriore infortunio. Abbiamo cosi deciso insieme alle Lynx e molto serenamente e sono tornata a casa; farò qualche piccola vacanza e poi passerò il mese di agosto a fare riabilitazione con più calma, in modo da essere pronta a settembre con il Fenerbahce.
Con le Lynx ho firmato un contratto da rookie di quattro anni, questo che ho saltato doveva essere il terzo ma comunque i diritti rimangono a loro. Come ho sempre detto, nella WNBA si ragiona di anno in anno perciò si può arrivare a maggio senza sapere come affrontare l’estate: l’idea per me è quella di continuare con loro, poi parleremo e vedremo. Sfortunatamente non avrò impegni con la Nazionale nell’estate del 2020, quindi tecnicamente potrò giocare l’intera stagione in WNBA.
Sull’ obiettivo Olimpiadi sfumato? Non mi nascondo dietro un dito e non mi vergogno a dirlo, è stata una grande delusione e una grande occasione persa, perché le Olimpiadi ci sono solo ogni quattro anni. Onestamente la partita che abbiamo sbagliato è stata quella con l’Ungheria, perché vincendo saremmo passate per prime nel girone accedendo direttamente ai quarti. Sarebbe stato tutto più in discesa vedendo l’obiettivo più vicino, mentre perdendo con l’Ungheria abbiamo capito che avevamo sprecato un’opportunità per arrivare a giocarci il pre-olimpico, anche se non tutto era perduto. Abbiamo avuto una seconda chance contro la Russia, ce la siamo giocata ma obiettivamente loro erano forti, come tutte le squadre che arrivano fino a lì. Sono comunque convinta che se avessimo vinto con l’Ungheria saremmo state molto più vicine al nostro obiettivo del pre-olimpico, perché sarebbe bastata una vittoria ai quarti o allo spareggio.
Le ragazze dell’Under 18 sono state grandi. A dire il vero le ho seguite soprattutto sui social, perché non sono riuscita a vedere le partite. Sono state super, soprattutto perché non hanno fatto neanche un passo falso vincendo tutte le sette partite: quando fai gli Europei ci sono tante partite in poco tempo ed è facile perdere la concentrazione specialmente quando sei più piccolo, mentre loro sono sempre rimaste al top.
Personalmente mi sento ancora nella parte giovane della squadra.Sono contenta per loro, mi fa piacere vedere queste ragazze che hanno voglia di fare e di vincere. Per quanto mi riguarda cerco sempre di stare nel mio e di non essere troppo d’intralcio perché alla fine la strada è la loro e sono ancora giovani. Quando inizi ad essere più brava ti trovi un sacco di gente che vuole dirti come devi fare, e sinceramente io sono solo contenta di vederle crescere. Se domani le troverò in Nazionale con me sarò ovviamente felice di aiutarle nei momenti difficili se ne avranno bisogno, ma è anche bello che ciascuno faccia la propria strada”.