Guidi: ”Abbiamo preparato la gara con la Viterbese con nemmeno undici calciatori. Una preparazione che non c’è”. Cinque sono i nuovi positivi ai tamponi della scorsa notte che si aggiungono alla già lunga lista di casi riscontrati

Non c’è pace in casa Casertana.

Alle dieci positività riscontrate nei giorni scorsi, i falchetti hanno appena reso noto che ”in seguito ai tamponi effettuati la scorsa notte, così come previsto dai protocolli vigenti, sono risultati ulteriori cinque positivi alla COVID-19 nel gruppo squadra”.

Nonostante la situazione drammatica in casa Casertana, mister Federico Guidi non ha mancato l’appuntamento pre-Viterbese con i cronisti prendendo, tuttavia, atto della profonda emergenza e preoccupazione che attanaglia purtroppo il club in questo particolare momento della stagione:

“E’ un momento complicato.

Non abbiamo voluto mancare all’appuntamento consueto con la stampa per rispetto degli operatori dell’informazione e dei tifosi che non hanno modo di seguirci in questo momento. Abbiamo passato giorni infernali. Siamo stati vittime di questo nemico invisibile che c’ha colpito in maniera tremenda e fatto vivere ore difficili per tutti quanti. A livello psicologico è uno stress continuo. E’ tutto un punto interrogativo. Prepari una partita in un modo per poi ritrovarti con sette positivi come la scorsa settimana e tutto cambia. Sei sempre con la variabile impazzita dell’ultimo momento. Ai sette positivi della scorsa settimana se ne vanno ad aggiungere altri tre mentre altri stanno male. Parlare di calcio giocato in questo momento è davvero difficile, se non impossibile. E’ a rischio la salute nostra e quella altrui. Detto questo, è stato quasi impossibile isolarci e non pensare a quello che stava accadendo. Abbiamo preparato la gara con la Viterbese con nemmeno undici calciatori. Una preparazione che non c’è. Se gli organi competenti dicono che dobbiamo scendere in campo, noi siamo tenuti a rispettare tale indicazione. Sappiamo anche, però, che rappresentiamo un pericolo per gli altri.

Questo è un campionato condizionato da una situazione che tutti sapevano di dover affrontare. Chiaramente un conto è dover fronteggiare uno o due contagi; in tal caso la vivi come se fossero defezioni per squalifica o infortunio. Altro è dover fare i conti con un vero e proprio focolaio. Chiaramente diventa una cosa molto più grande e di difficile gestione. Ci sono passate già altre società, ma quando lo vivi in prima persona è davvero terribile. Purtroppo di fronte a questo virus ti senti impotente. Siamo sempre stati attenti e maniacali nell’osservare i protocolli. Fino alla scorsa settimana c’aveva solo sfiorato, ora siamo stati colpiti duramente”.

In forte dubbio, a questo punto, appare l’appuntamento di campionato in programma questo pomeriggio al ‘Pinto’ contro la Viterbese; visto che 13 è il numero minimo di calciatori arruolabili previsto dal regolamento, non è detto che la Casertana – prossima avversaria della Juve Stabia nel match del 23 dicembre – non sia costretta ad alzare bandiera bianca.