Il pareggio della Juve Stabia nel derby con la Paganese ha consegnato alla piazza una squadra presuntuosa, a partire dal proprio allenatore

Partiamo dal presupposto che, questo giornale, non è solito scrivere editoriali al lunedi.

Sport Report Magazine non è solito scrivere editoriali cosi come non è solito fare le pagelle dei match che copre, di qualsivoglia sport si tratti. E’ una nostra scelta editoriale, condivisibile o meno.
Fino a ieri.
L’editoriale di questa mattina, lunedi 30 novembre 2020, è maturato tuttavia come scelta inevitabile – utile soprattutto per chiarire, una volta per tutte, la nostra posizione in merito al lavoro che svolgiamo. L’argomento di discussione odierno è, manco a dirlo, la SS Juve Stabia srl.

Il club del patron Langella, del ds Ghinassi e di mister Padalino, come chiunque che ci legge assiduamente saprà, arriva da una balorda retrocessione, dalla B alla C, maturata quest’estate. La gestione societaria, da allora, è cambiata in virtù dell’uscita di scena di Franco Manniello in favore del quasi totale passaggio delle quote nelle mani di Andrea Langella, nuovo proprietario del club. In successione sono arrivate, alle falde del Faito, anche nuove figure come Filippo Ghinassi quale Direttore Sportivo e Pasquale Padalino come capo allenatore. Fin dall’inizio dell’attuale stagione 2020/2021 della SS Juve Stabia, questo giornale si è sempre contraddistinto per la totale imparzialità con la quale riporta le notizie – praticamente un’utopia per chi vive in questo ambiente, per chi è del settore. Francamente ci sembra assurdo già soltanto doverlo rimarcare.

Mai, questo giornale, ha avanzato critiche nei confronti di figure societarie che, con il recente passato, nulla hanno a che fare. Per un semplice motivo: non era la cosa corretta da fare. Ghinassi e Padalino non c’entrano nulla con lo scempio andato in onda la scorsa estate. Per non parlare del fatto che nessuno, in questo contesto, ha mai dimenticato la ‘lite’ in diretta social da parte del duo Manniello-Langella. Per chiarirci, probabilmente il punto più basso mai toccato da questo club nei suoi oltre 110 anni di storia. Tutto ciò per dire che quando mister Pasquale Padalino, al termine del match con la Paganese, dice in conferenza stampa che la sua squadra avrebbe certamente meritato la vittoria – in un match in cui il migliore in campo è risultato essere il suo stesso portiere – non prende in giro nessuno, se non se’ stesso.

Sarebbe semplicemente bastato non essere per forza cosi presuntuosi, dando alla Paganese i meriti che le spettano. Un possesso palla prolungato non implica necessariamente il dominare un match. Piuttosto mister Padalino ci spieghi, con cortesia, per quale motivo continua a schierare Allievi in difesa, per quale motivo l’intero reparto di centrocampo non gira come dovrebbe ed, infine, perchè non c’è comunicazione tra gli interpreti del reparto avanzato. Qualcuno, per l’amor del cielo, ci dica cosa ha Cernigoi e per quale motivo è sparito da tutti i radar. E’ sotto gli occhi di tutti, non lo scopriamo certo noi. La comunicazione concreta, quella che è sempre mancata all’interno della SS Juve Stabia con l’esterno. Inutile andare a sindacare sui giocatori dell’attuale rosa uno per uno. I calciatori sono quelli che sono, c’è poco da fare sotto quel punto di vista. Intendiamo precisare, mister Padalino, che questo non è un attacco rivolto alla sua persona. Chi lavora per questo giornale è per il parlar chiaro, senza fronzoli. E non si irriti, se può, quando le facciamo quasi sempre la stessa domanda, ma ancora non abbiamo ottenuto una risposta che abbia un senso.

Francesco Maresca, in collaborazione con Daniele Vollono e Mario Miccio