L’Olimpia Milano di Messina vince il secondo test match con l’Efes

Ancora senza Malcolm Delaney, ma anche senza Nicolò Melli (dispensato per intervenire al battesimo della figlia), l’Olimpia ha giocato una partita notevole in termini di aggressività difensiva, impatto a rimbalzo e pulizia di gioco battendo i Campioni d’Europa dell’Efes 90-62.

La squadra di coach Ataman era senza Shane Larkin e Tibor Pleiss, come nello scrimmage di due giorni prima, ma ha schierato il resto della sua artiglieria. L’Olimpia ha recuperato Kaleb Tarczewski rispetto a “scrimmage 1” e usato ancora 13 giocatori, finendo la gara con Grant in regia e quattro italiani, con un Biligha molto aggressivo dentro l’area che ha finito la partita con una palla rubata e un canestro in contropiede.

Dopo un primo quarto sostanzialmente comandato da Milano, il vantaggio è diventato importante nel secondo periodo, chiuso da una grande fiammata di Gigi Datome, e poi nel secondo tempo la partita è stata definitivamente chiusa quando la difesa ha sostenuto lo sforzo dell’attacco. Nel terzo periodo, l’Efes ha segnato solo sei punti e il margine è diventato abissale.

L’Efes parte con Dogus Balbay, specialista difensivo, in pressione su Jerian Grant, che veste subito i panni del distributore. Bryant Dunston, aggressivo dentro l’area, produce subito due “canestro e fallo” per cinque punti immediati.

L’Olimpia tiene botta con Shavon Shields e il suo gioco dentro-fuori. Milano tenta l’allungo su due missili di Dinos Mitoglou e lo stesso Shields costruendo un vantaggio di sette punti sul 18-11, prima di chiudere sul 25-22 quando l’Efes trova ispirazione offensiva da Micic, partito dalla panchina, e anche da Tuncer. Sergio Rodriguez con tre assist veloci e poi un jumper dalla media determina il nuovo allungo dell’Olimpia sul 36-25.

L’Efes mostra anche la difesa a zona, Devon Hall lavora bene sui due lati del campo. Gigi Datome con una tripla, proprio contro la 2-3 turca, conserva la doppia cifra di vantaggio. Sull’ultimo possesso del tempo, ancora Hall ruba palla e mette in ritmo in angolo nuovamente Datome per il gioco da quattro punti del 47-34 dell’intervallo.

Nella ripresa, l’Olimpia spacca definitivamente la partita perché mantiene alta la pressione difensiva, controlla i rimbalzi e dopo qualche minuto riprende ritmo in attacco. L’Efes segna due punti nei primi cinque minuti del terzo periodo.

Shields segna subito altri cinque punti di fila, su una palla rubata da Mitoglou con schiacciata in solitudine, Milano vola oltre i venti di vantaggio e non si ferma. Sergio Rodriguez, sei palle rubate, alimenta il contropiede. Alla fine del terzo quarto è 72-40 (qui l’Efes “perde” Kruno Simon che ricade male sulla caviglia sinistra).

Nel quarto periodo c’è grande spazio per tutti. L’Efes esibisce l’atletismo di Saybir (tre schiacciate), l’Olimpia mostra tutta l’energia di Paul Biligha per chiudere, amministrando, sul 90-62.