Percorso in salita per la squadra di coach Buscaglia

Vince nettamente l’ Umana Reyer Venezia, che piega 69-51 la Dolomiti Energia Trentino al termine di una gara solida, sia difensivamente che offensivamente.

Il primo quarto di gioco è uno show delle due difese: i recuperi di Craft e le stoppate di Bramos impediscono alle due squadre, entrate in campo piuttosto contratte, di trovare con continuità la via del canestro. I primi due punti del match sono di Pascolo dalla lunetta, ma si deve aspettare un semigancio di Jovanovic intorno alla metà dei primi 10’ per vedere il primo centro dal campo dei bianconeri: Vidmar e Daye dopo un paio di buone giocate del lungo serbo permettono alla Reyer di chiudere il primo periodo avanti 15-11.

Al ritorno in campo, il canestro di Pascolo del 15-13 costringe la panchina veneziana al minuto time out. All’uscita dal minuto, Venezia torna in campo col piglio giusto: tap-in di Cerella in contropiede dopo stoppata di Daye e tripla di Haynes per il 20-13 al 12’ e time out stavolta trentino. Hogue prova a riavvicinare gli ospiti, ma la difesa orogranata è solidissima e l’attacco gira: tripla di De Nicolao, libero di Vidmar e 24-15 al 13’30”, poi De Nicolao porta a casa il terzo fallo di Marble. E’ Daye, con una tripla, a trovare il vantaggio in doppia cifra (27-17 al 14’30”), con Trento in piena confusione e costretta di nuovo al time out. Anche Watt spende il terzo fallo, poi però l’Umana Reyer riprende il +11 (29-18 con Daye al 15’30”) e aumenta il massimo margine con Vidmar e la tripla di Haynes: 34-20 al 18’. Nel finale, c’è solo un libero di Craft e si va all’intervallo lungo sul 34-21.

Marble si sblocca ad inizio ripresa con i due canestri del 34-25 sui quali coach De Raffaele chiama subito time out, riuscendo anche in questo caso a dare la scossa: Bramos, Vidmar (dopo rimbalzo offensivo) e Mazzola (con una tripla allo scadere dei 24”) allungano sul 41-26 al 24’ ed ancora una volta Trento si trova costretta a chiamare time out. Al rientro in campo, però, segna ancora Vidmar (43-26 al 24’30”), poi Forray prova a ricucire da 3, ma Bramos gli risponde a sua volta con la tripla del 45-29 al 25’30”. Un fallo di De Nicolao viene sanzionato con un dubbio antisportivo e Trento si riavvicina sul 45-33 al 27’: l’Umana Reyer alza subito i ritmi e Watt e la tripla di De Nicolao respingono gli avversari sul 50-33 al 19’, con Flaccadori che chiude poi il periodo con la tripla del 50-36.

Pascolo, Watt, Jovanovic e Daye mantengono il divario tra le due squadre tra i 12 e i 14 punti nei primi 2’30” dell’ultimo quarto, poi Craft si inventa i canestri del -11 (55-44) al 34’. Ci pensano Bramos (allo scadere dei 24”) e Haynes (con una vera e propria invenzione a metà periodo) a ristabilire il margine di sicurezza, poi la tripla di Bramos suona come una sentenza anticipata, sul 62-46 al 36’. Trento si gioca il tutto per tutto con un nuovo time out, ma la schiacciata di Watt in contropiede, dopo una sua stoppata sulla tripla di Forray, incanala ulteriormente il match. C’è tempo per riscrivere il massimo margine: prima con Daye sul 67-48, poi con Mazzola sul 69-48, con in mezzo il quinto fallo (più tecnico) di Hogue. Esce per falli anche Watt, consentendo al giovane Casarin di debuttare anche nei playoff, infine Jovanovic e Flaccadori chiudono il conto sul 69-51.