Lo storico assistente di Željko Obradović in Nazionale ha commentato il principale argomento di discussione sportiva di questi giorni in Serbia

Come riferito due giorni fa, è giunta dalla Serbia una di quelle notizie che lasciano esterrefatti: la Nazionale serba del presidente Predrag Danilović e del CT Svetislav Pešić ha scelto di privarsi, in vista degli imminenti impegni estivi, delle prestazioni di uno dei suoi più grandi protagonisti: Miloš Teodosić.

La decisione del CT della Serbia Pešić di rinunciare alle prestazioni di Miloš Teodosić in vista del prossimo EuroBasket è, manco a dirlo, il principale argomento di discussione sportiva di questi giorni in Serbia.

A tal proposito, un commento è stato chiesto a Miroslav Nikolić, lo storico Muta, già assistente di Željko Obradović in Nazionale con cui – nel recente passato – ha contribuito al conseguimento di innumerevoli traguardi che hanno permesso alla Serbia di collocarsi tra le più grandi potenze mondiali del basket.

Nikolić, interpellato da svariati media serbi, si è detto molto deluso per il trattamento riservato a Miloš Teodosić da parte del CT della Serbia Svetislav Pešić:

Non è giusto nei confronti di nessuno, e soprattutto di Miloš, speculare su quanto sta accadendo.

Teodosić si è sempre comportato da gentiluomo. In passato, quando abbiamo lavorato insieme in nazionale maggiore, ha risposto costantemente alle chiamate, a volte giocando anche con una sola gamba. Da oltre 15 anni è sempre stato il primo a presentarsi ai raduni, non c’è dubbio. La sua influenza nello spogliatoio è stata significativa, Miloš è stato protagonista sia in campo che negli spogliatoi. Ha dato molto alla Serbia e non credo meritasse il trattamento ricevuto. Voglio dire, se il selezionatore ha già preso una decisione del genere, la gente dovrebbe saperlo direttamente. Evitando speculazioni. Non vedo quale sia il problema di rivelare la natura di questa decisione. Poi dopo non chiediamoci perché qualcun altro non risponde alle chiamate. Abbiamo bisogno di rispettarci un po’ di più.

Il selezionatore è lì per decidere, lui sa bene perché ha preso quella decisione. Ciò che penso è che non avrebbe dovuto nemmeno convocarlo se non lo riteneva pronto, ovviamente se è questo il motivo. Non è che prima lo convochi e poi cambi idea, così si generano i più grandi pasticci. Se voleva ringiovanire la squadra, con gente che corresse per tutto il campo, avrebbe dovuto dirglielo prima. Non in questo modo, non chiamandolo per poi mandarlo via. Perchè convocarlo se poi ritieni che non rientri nel tuo progetto tecnico? Ripeto, se è questo il motivo.

Intanto, dalla Serbia è stato divulgato un video; lunedì sera, secondo quanto si apprende, Miloš Teodosić avrebbe ospitato una festa d’addio alla Nazionale a cui hanno partecipato molti dei suoi compagni di squadra della nazionale. Durante l’evento, come si evince dal video, una delle canzoni più cantate da tutti, Teodosić compreso, recitava testuale: ”Jednoga dana žaliće mnogi što ga više nema”. Che tradotto significa ”Un giorno molti si pentiranno che se ne sia andato”.

Credit photo: Košarkaški savez Srbije