Partita ai limiti della perfezione da parte dei ragazzi di coach Dīmītrīs Itoudīs
Il CSKA Mosca torna sul trono d’Europa a tre anni di distanza dall’ultimo successo.
È stata una partita condotta in maniera lucida ed equilibrata dal CSKA, giocata decisamente meglio rispetto alla semifinale contro il Real Madrid. I russi, il cui focus mentale è stato il comune denominatore distintivo durante tutto l’arco della stagione, alla fine è servito per avere la meglio di un Efes che, ad un certo punto, ha seriamente spaventato de Colo e compagni. La truppa russa torna a casa con il suo ottavo titolo di EuroLeague, e seconda soltanto al Real Madrid con 10. Per l’Efes di Ergin Ataman è si una resa, ma con onore in virtù della classe espressa dai propri interpreti. Shane Larkin ha chiuso la finale con 29 punti e 2 rimbalzi. La vittoria del CSKA in Spagna è stata anche un po’ la vittoria di Daniel Hackett, già impegnato in una Final Four – con l’Olympiacos Pireo – ma senza aver avuto l’opportunità di giocare a causa di un infortunio. Per la guardia di Forlimpopoli, che ha chiuso la sua prima finale europea con 7 punti, 3 rimbalzi e 5 assist in 24′ circa, si tratta del primo titolo europeo.