Dopo un primo quarto giocato in equilibrio e chiuso sotto di 1, la Virtus Segafredo Bologna di Coach Pino Sacripanti ha dominato i belgi del Filou Oostende, incapaci di segnare dal campo per oltre una frazione di gioco oltre che per demeriti propri, anche per meriti dei bianconeri. Nel secondo tempo è stata nulla più che ordinaria amministrazione, con le VuNere che si issano così al comando del girone di Basketball Champions League con 2 vittorie su 2. Ottime le prove di Brian Qvale sotto le plance e, nel complesso, da parte di tutti che hanno dato bei segnali.

Starting five Virtus composto da Taylor, Punter, Aradori, M’Baye e Qvale che vince la palla a due e appoggia dolcemente il primo canestro della gara. Oostende replica da rimbalzo offensivo, poi seguono una serie di attacchi che finiscono con palle perse o tiri sbagliati fino alla tripla di Fieler. Amath M’Baye sblocca la Segafredo e Pietro Aradori in giro dorsale ne mette altri 2 preziosi, perché la Virtus fatica a mettere le briglie ai belgi. L’attacco Virtus prende fiato quando Qvale prima e Punter da 3 mettono le marce alte ma Ostenda continua a dirigere le operazioni, coach Sacripanti inserisce subito Pajola per Taylor, come prevedibile dopo l’intensa partita di 48 ore prima contro Milano (11-13 al 5’). M’Baye la impatta e poi è sempre lui dalla lunetta a mettere la freccia del sorpasso, Pajola fa sentire il suo morso difensivo recuperando palla a metà campo deliziando la curva. Djordevic trova un paio di canestri dall’alto coefficiente di difficoltà, mentre Aradori non riesce a bruciare la retina e va a prendersi un riposo, sostituito da Martin. La gara vive di equilbrio: Kevin Punter la impatta nuovamente a gioco fermo, uno splendido tiro in allontamento di M’Baye fa proseguire l’altalena al vertice che Mwema livella ancora dalla linea del tiro libero (19-19 al 8’). Kesteloot segna uno splendido cesto in faccia a Punter che poco dopo va a rifiatare, M’Baye di aggressività si guadagna due liberi che fallisce, a Pajola viene fischiato il secondo fallo personale ma il ragazzo ha personalità: recupero e contropiede, canestro e fallo (non convertito) che esaltano i presenti al palazzo.

Il secondo periodo comincia ancora all’insegna delle VuNere; Pajola è indemoniato e deciso a sfruttare l’occasione del palcoscenico europeo, si incolla agli avversari e dirige le operazioni di regia. Da un rimbalzo offensivo di Kravic deriva la tripla di Martin per l’ennesimo controsorpasso. Kravic continua ad accumulare stoppate dopo il festival col Neptunas, la Filou Oostende perde ritmo e qualche pallone di troppo, venendo punita dalla bomba di Baldi Rossi dall’angolo che fa chiamare minuto a coach Gjergja (27-22 al 13’). La Segafredo difende per davvero, Kravic ne mette due appoggiando al vetro in entrata, i belgi continuano nella loro asfitticità offensiva sbagliando anche i liberi, Martin e ancora Kravic, servito da Taylor, regalano il massimo vantaggio ai bianconeri costringendo gli ospiti ad un altro timeout. Cournooh muove solo la retina dall’arco due volte di fila mentre Fieler lancia un airball, proseguendo il momento nero per i suoi (39-23 al 17’). I biancorossi non trovano mai uno spiraglio, anche perché sul parquet Bologna è fisicamente e mentalmente presente su ogni possesso, la difesa di squadra e Qvale che fanno commettere infrazione di 24” ai biancorossi fanno esultare Coach Sacripanti. Sul finire M’Baye raggiunge la doppia cifra e muove il tabellino anche Cappelletti dalla lunetta, in un quarto in cui Oostende non segna mai dal campo (0/12 complessivo).

I 5 americani per ripartire nel terzo periodo e l’esordio è analogo a quello del primo tempo; Brian Qvale segna il primo tiro e sbaglia il secondo, Djurisic torna a colpire dal campo dopo tempo immemore da 3 e Desiron trova spazio nel pitturato che ridà un minimo di inerzia ai suoi. La Segafredo ci mette un’azione a riprendere in mano le redini del gioco con un canestro e fallo di capitan Qvale e due giocate da applausi di Martin (in difesa) e Taylor in attacco. Il gioco scorre veloce e le maglie in difesa non sono ermetiche, ancora Qvale a ripetizione e M’Baye crivellano la retina belga chiudendo, di fatto, le ostilità (58-33 al 25’). Taylor e Martin confezionano un recupero di grinta e voglia a metà campo costringendo Djordjevic all’infrazione di passi, Punter infila uno dei suoi tiri dalla lunga e la Virtus vede il traguardo avvicinarsi. Martin viene acclamato al rientro in panchina dalla folla, che non vedeva l’ora di trovare un personaggio di questo carisma, la gara diventa un allenamento intenso, KP incanta con una tripla da 8 metri, Qvale accumula bottino a centro area e Pajola è ovunque, il suo layup fa svalicare la Segafredo per la prima volta oltre il +30.

Oostende prova a ricucire il gap nel quarto quarto anche se la partita è compromessa. Coach Sacripanti richiama all’ordine i suoi per un paio di lapsus difensivi: ne scaturisce un repentino recupero di un rimbalzo che usciva dal campo di Cournooh e tripla susseguente di Aradori. Non c’è molto da segnalare nei minuti finali, ad eccezione dei 5’ concessi a Matteo Berti che chiuderà con 2 canestri. La Virtus incamera altri 2 punti difendendo il fattore campo, in attesa della difficile trasferta di Avellino che sancirà il ritorno di Coach Pino Sacripanti in quel PalaDelMauro che lo ha osannato fino a pochi mesi fa.