Mister Guidi: ”Se questa farsa continuerà? E’ una domanda che andrebbe girata a chi comanda. Ditemi voi; noi siamo i soliti di oggi che, tra tre giorni, ci facciamo anche la trasferta a Castellammare senza avere la possibilità di recuperare nessuno ad eccezione di Konaté che rientra dalla squalifica”

Federico Guidi, allenatore della Casertana, ha analizzato in maniera molto dura il post-gara del match con la Viterbese con uno sguardo anche al prossimo match di campionato contro la Juve Stabia:

”Vorrei sapere davvero come ci dobbiamo comportare.

Se questa farsa continuerà? E’ una domanda che andrebbe girata a chi comanda. Ditemi voi; noi siamo i soliti di oggi che, tra tre giorni, ci facciamo anche la trasferta a Castellammare senza avere la possibilità di recuperare nessuno ad eccezione di Konaté che rientra dalla squalifica. Alessandro Bordin ha una frattura e rientra a gennaio mentre Luca Matarese che ha un crociato rotto. Per Castellammare di Stabia, numericamente, siamo disponibili in 10.

L’aspetto che mi ha dato più fastidio è stata l’ostinazione nel voler giocare una partita con la consapevolezza di poter mettere a repentaglio la salute di tutti. Questa è la cosa più triste perchè nel momento in cui mi dici che ci sei passato in una situazione del genere e comunque ti ostini a volerla giocare, vuol dire soltanto anteporre solo ed esclusivamente l’interesse personale alla salute di tutti sapendo di poter arrecare un grave danno alla comunità. Questa è la cosa che più fa male perchè vuol dire non avere senso di appartenenza e rispetto per il prossimo.

Che segnale ha dato il calcio italiano in tutto il mondo? Vedere una partita nove contro undici, quando c’erano tutte le condizioni per rinviarla, quando siamo una gara in meno solo noi e il Bisceglie, non c’era nessun problema. Una mano sulla coscienza avrebbero dovuto mettersela. Ditemi voi, qual è il limite? E’ giusto giocare o è giusto fermarsi? Chi deve dircelo? Noi a chi dobbiamo rispondere se il nostro capo è la Lega Pro e la Lega ci obbliga ad andare, come ci dobbiamo comportare? Noi siamo tra l’incudine e il martello e come ci muoviamo, prendiamo una martellata. E’ questa la verità ma nessuno, fino ad oggi, si è assunto la responsabilità. Cosa conta di più in questo paese? Bisogna darsi delle priorità. Traete voi le conclusioni sul nostro calcio e sul nostro paese”.