Francesco Minervini: ”Dopo tanti sacrifici abbiamo capito che non vale più la pena continuare”. Stefano Porcini: ”C’è profonda amarezza”
Sono momenti di profonda riflessione in casa Sporting Portici, compagine campana militante nel campionato di Serie C Silver balzata agli ”onori” della cronaca per gli incidenti occorsi durante lo svolgimento della gara con la Polisportiva Basket Parete presso la struttura geodetica sita in Via Panoramica a Boscoreale.
Incidenti, sia sul parquet che fuori dal parquet, che hanno inevitabilmente portato all’interruzione della stessa con conseguenze decisamente gravose per entrambe le squadre. All’indomani delle decisioni maturate dal giudice sportivo regionale, chiamato a sentenziare riguardo gli incresciosi fatti di Boscoreale, alcuni esponenti del club porticese hanno espresso il proprio pensiero a riguardo.
Il responsabile del settore giovanile nonchè componente del roster della prima squadra porticese Francesco Minervini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
”Siamo rimasti basiti questa sera alla lettura del responso del giudice sportivo riguardo la partita di serie C Silver tra Sporting Portici e Basket Parete. Su tre punti gli organi competenti hanno toccato il ridicolo:
1) Una squadra che sta vincendo di 23 punti alla fine del terzo quarto non ha alcun motivo di procurare una rissa.
2) La sconfitta a tavolino consente a qualsiasi squadra che ha ”soldi da buttare”, qualora sia sotto nel punteggio, di far sospendere la partita per rissa provocando un danno (la non vittoria) all’altra squadra falsando un campionato.
3) Il pazzo che si è scagliato contro il povero compagno di squadra meriterebbe una squalifica a vita o addirittura il daspo per aver rischiato di uccidere una persona.
Stiamo seriamente pensando di ritirarci dal campionato. – ammette Minervini – Una società come lo Sporting Portici, esempio di correttezza e lungimiranza, dopo tanti sacrifici ha capito che non vale la pena continuare, ha capito che alla fine, purtroppo, a rimetterci saranno sempre e solo le società (quelle perbene) mentre a vincere, invece, sempre i potenti, gli arbitri e le federazioni.”
Sulla stessa lunghezza d’onda il capo allenatore dello Sporting, Stefano Portici, ha chiosato:
”Sono molto dispiaciuto per l’accaduto. Personalmente sono stato in ansia sino a quando non sono stato informato sullo stato di salute del mio giocatore aggredito a cui è stato riscontrato un trauma cranico con una prognosi di 15 giorni. Come tutti non mi capacito della violenza con la quale siamo stati aggrediti. Rimango basito sulle sanzioni applicate dal giudice sportivo che risultano essere equiparate ad entrambe le squadre coinvolte. Ribadisco che il nostro unico pensiero era rivolto alla partita, anche in considerazione dei 23 punti di vantaggio sugli avversari a fine terzo quarto. E’ una decisione che ci colpisce gravemente e che non sanziona adeguatamente, invece, persone che offendono questo sport. C’è grossa amarezza, questo sport sia per me che per Lo sporting rappresenta qualcosa più di un semplice gioco.”