Comincia subito con una vittoria il cammino europeo dell’Olimpia Milano di coach Simone Pianigiani. Nonostante una buona conduzione di gara, anche con margini importanti, i meneghini devono giocare fino alla fine per debellare l’assalto all’arma bianca del Budućnost trascinato da un enorme Earl Clark, non caso uomo con un lungo passato NBA alle spalle. E’ stata una vittoria di squadra, voluta, con sprazzi di buon basket su ambedue le estremità del campo, con cinque uomini in doppia cifra e momenti decisi da tanti giocatori diversi: Micov, James, Nedovic, Gudaitis e, in un momento cruciale del secondo tempo, anche il debuttante Amedeo Della Valle.

L’Olimpia attacca bene soprattutto quando può mettere palla in terra e correre. I primi pericoli li porta Nemanja Nedovic (assist per Tarczewski poi canestro in solitudine) e dopo il sorpasso di Earl Clark dall’arco, sale in cattedra Mike James con due canestri di fila che valgono un parziale di 8-0 e il time-out di Coach Dzikic. Il Buducnost usa molto la stazza di Alen Omic dentro l’area ma produce poco (cinque punti, 1/4 nel primo tempo) se non i due falli veloci di Tarczewski che obbligano Coach Pianigiani a ricorrere alla panchina prima del previsto. I rimbalzi offensivi (11 all’intervallo) tengono il Buducnost in partita, ma la difesa di Milano forza tiri difficili. Quando Nedovic trova la prima tripla della sua stagione, l’Olimpia schizza avanti 22-7. Alla fine del primo quarto è 22-11 Olimpia. Con i quintetti piccoli utilizzati da entrambi gli allenatori, il Buducnost ha un sussulto sia in attacco con Jackson e Ivanovic (15 in coppia nel primo tempo) che in difesa. Rientra a meno sette, prima che James con un passaggio-laser mandi a schiacciare Gudaitis. Una stoppata di Arturas genera il contropiede che Della Valle finisce con una tripla in transizione che ripristina 12 punti di margine, 30-18. Dal time-out di Dzikic, il Buducnost esce forte, piazza un 5-0 e ritorna a meno sette mentre Della Valle spende anche lui il secondo fallo. La seconda tripla di Jackson riporta il Buducnost a meno quattro in un secondo periodo in cui l’Olimpia non trova mai ritmo in attacco ed è meno efficace in difesa. Nel momento più difficile (arriva anche il terzo fallo di Tarczewski), però Kuzminskas segna tre volte di pura energia, un canestro lo firma Nedovic in entrata e un altro Gudaitis da sotto. L’Olimpia torna a più 11, 42-31, all’intervallo.

Vlado Micov con una tripla prova subito ad allungare nel terzo periodo riportando l’Olimpia a più 14, ma poi il Buducnost usa energia e taglia fisica a rimbalzo per mangiare punti. La prima risposta arriva con un fade-away di Brooks, ma un canestro di forza di Earl Clark riduce il margine a sei punti forzando il time-out di Coach Pianigiani da cui Milano esce con una tripla dall’angolo di Micov. L’Olimpia recupera l’inerzia della partita per qualche possesso, due liberi di James ampliano il vantaggio a nove punti. Ma succede prima di un altro 6-0 chiuso da un tap-in di Omic che significa solo tre punti di distacco tra le due squadre. Micov risponde con un’altra tripla frontale, la difesa tiene un paio di possessi che però l’Olimpia non sfrutta abbastanza perché lascia per strada due liberi su quattro. Alla fine del terzo, con un canestro allo scadere di Clark, l’Olimpia è avanti 57-51. All’inizio del quarto periodo, Micov colpisce con un jumper dalla media, poi Della Valle con una tripla dall’angolo. Nedovic con un’altra bomba riporta Milano 14 punti di avanti, 65-51. Qui però il Buducnost ricorre al tiro da tre. Segnano sia Jackson che Popovic ricucendo a meno otto mentre James segna due volte tagliando la difesa avversaria. Nedovic dall’angolo mette la tripla che riapre 11 punti di scarto ma la reazione del Buducnost è ancora forte: Clark dalla media è implacabile, Jackson segna da tre. Il 5-0 di parziale con tre minuti da giocare significa sei punti di margine. Clark da tre firma il nuovo meno tre dopo tantissimo tempo. Micov allenta la pressione con un “up and under”. Qui l’Olimpia si trincera in difesa, forzando due brutti tiri del Buducnost con Ivanovic e Gordic. Due liberi di Gudaitis amplificano il margine a sette punti con 34 secondi da giocare e sono quelli che chiudono la gara. 82-71 il finale.