L’Olimpia Milano supera la Sidigas Scandone in gara 5, vince la serie playoff 3-2 e vola in semifinale contro Sassari

Simone Pianigiani, head coach dell’Olimpia Milano, ha commentato la vittoria di gara 5 contro Avellino valsa l’accesso alle semifinali playoffs:

”È stata una partita eccellente, da tutti i punti di vista. Era ovviamente una serie delicata per le nostre vicissitudini, non mi riferisco alle assenze in generale, ma a quella del playmaker che ci ha costretto a cambiare assetto e modo di collaborare. Sapevo che sarebbe stato decisivo crescere dentro la serie ed è quello che abbiamo fatto. Non era facile vincere ad Avellino una partita di playoff, noi eravamo avanti di cinque nell’ultimo quarto di gara 3 per poi smarrirci su due giocate sbagliate.

Ma era una questione mentale, infatti in gara 4 siamo stati avanti 40 minuti e oggi lo stesso. Nedovic non doveva giocare, gli abbiamo fatto vedere quanto ci aiutava la sua presenza anche in condizioni imperfette e allora, senza Della Valle, ha voluto esserci e ha fatto bene tante cose. Dopo gara 3, la chiave era ritrovare il piacere di giocare nei playoff, sentire il privilegio di giocare sotto pressione, anche se chi perde contro di noi viene elogiato lo stesso, e solo noi dobbiamo vincere sempre. Ma questo va vissuto come un privilegio.

Questo ho chiesto e questo abbiamo fatto senza pensare a tutto il resto o agli umori. Nunnally ha le qualità che in queste gare devono venire fuori. Se le scelte sono giuste poi il singolo errore non diventa un incubo. Ad Avellino abbiamo segnato 28 punti su situazioni create mettendo la palla in post basso. Sapevamo che avrebbero risposto, hanno raddoppiato all’inizio ma eravamo pronti a rispondere nei modi giusti, con Nedovic, con Kuzminskas.

Nella ripresa, sono tornati all’atteggiamento vecchio e allora abbiamo alimentato Nunnally in quella posizione. Ora ci aspetta una semifinale contro una squadra al massimo della fiducia, delle energie, del rendimento e della salute. Noi no, però abbiamo lo spirito giusto e ci batteremo”.