Il centro di Napoli, Antonio Iannuzzi, ha raccontato le proprie sensazioni in vista del finale di stagione

Prosegue la preparazione della Generazione Vincente Napoli Basket in vista del primo impegno del girone Bianco in programma a Torino questo fine settimana.

Con il recupero sul campo di Chieti, sono esattamente 15 i giorni a disposizione di coach Pino Sacripanti per preparare al meglio la prima delle sei gare che attendono gli azzurri nella seconda fase della stagione. Entusiasmo a mille per Monaldi e compagni, reduci dalla vittoria della Coppa Italia di categoria conquistata lo scorso 4 aprile a Cervia in finale contro Udine.

In vista della ripresa delle ostilità, il pivot Antonio Iannuzzi – uomo determinante assieme ad Uglietti nello scacchiere tattico di coach Sacripanti – ha tracciato il proprio bilancio ai microfoni di Sport Report Magazine. Una stagione con la canotta di Torino nel 2017/2018, Iannuzzi ha chiuso la prima parte di stagione con un ottimo 45% dal perimetro, con il 64% ai liberi e catturando ben 102 rimbalzi. Nella finale di Coppa Italia contro Udine è stato inoltre protagonista con 12 punti e 9 rimbalzi.

SULLA VITTORIA DELLA COPPA ITALIA:

Ha portato grande felicità.

Sono contento personalmente per la prestazione in finale. So bene che le prime due partite non sono andate benissimo ma ho lavorato ed ho ancora molto da lavorare in vista della post-season.

SUL MOMENTO DI FORMA:

La mia condizione è in continuo crescendo.

Stare fermo per quasi un mese, a causa del problema alla caviglia, ha significato azzerare quasi totalmente la mia condizione, come se avessi dovuto ricominciare la preparazione da capo non avendo potuto svolgere alcuna attività o esercizio per mantenermi allenato. Lavoro ogni giorno con l’idea di voler dare il mio contributo alla squadra ed essere costante.

SULL’ IMMINENTE POST-SEASON:

E’ da agosto che stiamo lavorando per degli obiettivi che non abbiamo mai nascosto, ne’ al pubblico ne’ tra di noi.

Ottenere i primi risultati tangibili ci dà fiducia e ci permette di guardare avanti con consapevolezza, mentalizzati sull’obiettivo che tutti vogliamo raggiungere a fine stagione, ossia la promozione in massima serie. Ai play-off è vietato sbagliare; anche il più piccolo errore lo paghi a carissimo prezzo. Poi si gioca ogni due, tre giorni. Ho lavorato e sto lavorando per arrivare preparato fisicamente e mentalmente. Siamo motivati dopo la vittoria di Coppa e vogliamo confermarci anche nel finale di stagione.

SUL RAPPORTO CON IL COACH E LA SQUADRA:

I rapporti sono normali; ci sono alti e bassi come in tutte le squadre.

In questo caso parliamo di alti e bassi motivazionali, utili per crescere e puntare sempre più in alto. In squadra siamo tutti ragazzi. Si scherza, si ride ma soprattutto si passa del tempo insieme.

Stare insieme per cinque giorni a Cervia ci ha aiutato molto sotto questo punto di vista, affiatandoci come gruppo. Così siamo riusciti a superare il -11 all’intervallo con Udine. Aver superato indenni quel momento ci ha unito ancora di più. La Coppa ne è la dimostrazione lampante.

SUL RAPPORTO CON LA CITTA’:

Io sono di Avellino ma, un po’ per il mio lavoro e un po’ per contingenze di varia natura, praticamente non vivo più li.

Riesco a tornarci in estate comunque ed è sempre bello tornare dove si hanno le proprie radici. Il rapporto con Napoli è, di fatto, un non rapporto a causa della pandemia che non ti permette di uscire di casa. Non ti permette di socializzare con i tifosi, ma soprattutto non ti permette di godere di quel calore che la città potrebbe darci. E questo è un vero peccato perchè Napoli, oltre ad essere una città sul mare molto bella e molto interessante, è anche una città ricca di storia e di cultura.

Mi sarebbe piaciuto passeggiare sul lungomare per potermi rilassare qualche ora durante la settimana, ma il momento non te lo permette. Siamo molto responsabili e manteniamo alta l’attenzione in tutti i nostri spostamenti proprio per evitare di mandare in fumo tutto il lavoro che stiamo facendo, ma soprattutto per rispetto del lavoro che sta facendo il nostro staff sanitario per tenerci sempre in forma e al 100% in ogni gara.

Non mi va di rischiare per niente. Forse sono arrivato a Napoli nel momento peggiore (sorride ndr), ma spero ci siano tempi migliori per godersi una passeggiata sul lungomare ed anche un palazzetto pieno che ci spinga durante le partite. Vogliamo regalare una gioia grossa alla città ed a tutti i nostri tifosi.