Ángel Di María, dopo la finale Olimpica di Pechino nel 2008 con la Nigeria, nella notte ha deciso un’altra importantissima finale per la storia del calcio albiceleste

Finalmente Selección.

Il calcio argentino torna a gioire dopo anni e anni di secca conquistando un titolo che la Nazione inseguiva dal 1993.

Nella notte, Messi e compagni hanno battuto il Brasile, a casa sua, nella finalissima della Copa América andata in scena allo Estádio do Maracanã di Rio de Janeiro. A decidere l’incontro una rete di Ángel Di María al 22′ del primo tempo.

Ángel Di María, dopo la finale Olimpica di Pechino nel 2008 con la Nigeria, nella notte ha deciso un’altra importantissima finale per la storia del calcio albiceleste facendo esplodere di gioia oltre 45 milioni di aficionados.

Da troppi anni l’Argentina non alzava un trofeo dopo esserci andata vicinissima in Copa América nelle edizioni cilena nel 2015 e americana nel 2016 (in entrambi i casi sconfitta dal Cile ai calci di rigore ndr). Tornando ancora più indietro, un’altra cocente delusione è arrivata nelle edizioni 2004 in Perù e 2007 in Venezuela, ed entrambe per mano degli acerrimi rivali del Brasile.

Nel 2014, ai Mondiali brasiliani, la Selección dell’indimenticato CT Alejandro Sabella – scomparso lo scorso anno – fu ancora una volta beffata sul più bello da un goal di Mario Götze che regalò, alla sua Germania, la Coppa del Mondo.

Una delle nazioni con il serbatoio di talenti più florido al mondo, ma con la maledizione di ‘eterna incompiuta’, torna ad alzare un trofeo dopo l’oro ai Mondiali U20 in Canada nel 2007 e l’oro Olimpico di Pechino nel 2008.