Dopo la pallacanestro maschile, anche la pallacanestro femminile napoletana rischia seriamente di dover abbandonare il proprio impianto di gioco: la Dike Napoli Basket, difatto, si ritroverà molto probabilmente senza una casa a seguito degli imminenti lavori di ristrutturazione che interesseranno il PalaVesuvio in vista delle prossime Universiadi in programma l’estate prossima in Campania. In un’intervista pubblicata su “Il Mattino”, il presidente federale Giovanni Petrucci ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo le conseguenze della prossima chiusura del PalaVesuvio di Ponticelli, struttura che appunto ospita le partite casalinghe della Dike Napoli, club militante nel campionato di serie A1 femminile.

”È una situazione seria e non possiamo più tollerarla. – dichiara Petrucci – Se la Dike, in caso di inagibilità del PalaVesuvio, non trovasse un altro impianto si rischierebbe di falsare il campionato. È meglio non usare giri di parole su questo argomento che tocca un club che, secondo le previsioni degli esperti, ha le carte in regola per vincere il campionato.

La Federbasket aderisce alle Universiadi – prosegue il numero uno del basket italiano – ma non possiamo accettare questa come una valida motivazione per chiudere un impianto e costringere una squadra nel bel mezzo della stagione a cercarsi un’altra struttura per gli allenamenti e le partite. Non si può pensare che l’organizzazione di una manifestazione possa danneggiarne un’altra come il campionato di basket. Ricordo, per inciso, che sulle Universiadi c’è stata incertezza fino all’ultimo momento e che nella macchina organizzativa non vi sono né il governo né il Coni.

Una società che ha progetti ambiziosi e fa determinati investimenti non può sentirsi maltrattata e rischiare l’esclusione dal campionato perché non c’è un campo di gara. Dove possono andare queste ragazze? Si dovrebbe far giocare la squadra al PalaVesuvio finché si può. Purtroppo non viene data la giusta importanza al movimento cestistico a Napoli a dispetto dei numeri: qui, dopo il calcio, c’è il basket. E prima della vicenda del Palavesuvio c’è stata quella del PalaBarbuto e prima ancora, ormai tanti anni fa, quella del Palasport. Una vera favola, se vogliamo adoperare un termine ironico per una vicenda che invece ci amareggia moltissimo perché parliamo di una struttura costruita in occasione dei Giochi del Mediterraneo nella quale venne conquistato un trofeo europeo dalla gloriosa Fides e successivamente vi hanno giocato ottime squadre in serie A, seguite da un pubblico numeroso”.

Anche una battuta sulla chiusura dello storico impianto Mario Argento da parte del presidente federale:

”È una vicenda che conosco benissimo, purtroppo. Da presidente del Coni sono stato più volte a Napoli per trattare con i governatori e i sindaci che hanno preceduto De Luca e de Magistris il delicato argomento dell’impiantistica sportiva. Gli sforzi e gli appelli non sono bastati, la situazione si è fatta sempre più difficile a fronte della voglia di basket dei dirigenti e degli appassionati. Perché ridursi in questa situazione? Perché non essere al fianco di chi vuole fare qualcosa di costruttivo per lo sport napoletano? I dirigenti di questa società hanno tesserato cestiste italiane che sono nel giro della Nazionale e americane che hanno un curriculum di prestigio. La politica non farebbe una bella figura se si verificasse il peggio.

Il rischio che la Dike getti la spugna e, di conseguenza, si falsi un campionato come la A1 femminile c’è, cosi come c’è un aspetto sportivo ma anche economico: è evidente che chi ha fatto degli investimenti potrebbe poi avviare cause, la storia non finirebbe qui. Mi auguro che il Comune di Napoli possa confermare la disponibilità dell’impianto per questa squadra che già era stata lontana dalla struttura per un lunghissimo periodo e nonostante ciò era riuscita a raggiungere lusinghieri risultati grazie agli sforzi di dirigenti, tecnici e cestiste. Monitoriamo gli sviluppi della situazione, sempre al fianco della società, perché Napoli e la Campania sono risorse importanti per il basket nazionale”.