Attività motoria consentita con distanza di 2 metri per le attività agonistiche e 1 metro per quelle semplici. Ok agli allenamenti mantenendo le distanze

Il Presidente del Coniglio dei ministri Giuseppe Conte ha illustrato – attraverso l’erogazione del nuovo Dpcm – le nuove misure urgenti di contenimento del contagio da COVID-19 SARS-CoV-2 sull’intero territorio nazionale.

Per quanto concerne il comparto Sport, di seguito sono illustrate tutte le novità:

  • è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera;
  • sono sospesi eventi, manifestazioni e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai Giochi Olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali;
  • sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;
  • Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, e’ fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonche’ i soggetti con forme di disabilita’ non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. Ai fini di cui al comma 2, possono essere utilizzate mascherine di comunita’, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilita’, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso. L’utilizzo delle mascherine di comunita’ si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani) che restano invariate e prioritarie. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva.

Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 4 maggio 2020 – in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 – e sono efficaci fino al 17 maggio 2020.

Cosi il Ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora, ospite a ‘Che tempo che fa’:

”Parte delle misure introdotte nel nuovo Dpcm sono misure che abbiamo proposto noi come Ministero dello Sport al Presidente del Consiglio.

La ripresa dell’attività sportiva e motoria nei parchi, mantenendo tutte le regole e le distanze di sicurezza, e l’allenamento degli atleti professionisti e non ma ritenuti da CONI, CIP e Federazioni di rilevanza nazionale sono due buone notizie che accolgo con gioia, un modo per riprendere gradualmente anche lo sport. Voglio precisare, però, che qui si parla soltanto di sport a livello individuale (come tennis, nuoto, atletica leggera, equitazione, etc) e non di allenamenti individuali. Per gli sport di squadra si dovrà ancora attendere.

Dal 18 maggio sono previsti allenamenti ed attività sportive collettive a porte chiuse solo nel caso in cui ci siano tutte le condizioni necessarie affinchè si possa riprendere in totale sicurezza. E’ necessario capire che questa è una ripresa graduale con protocolli rigidi, e deve essere tale perchè altrimenti tutti i sacrifici fin qui fatti diverranno vani. Una ulteriore novità è che, a partire da questa settimana, sarà attivo presso l’Istituto per il Credito Sportivo un fondo di 100 milioni di euro a favore di tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, le quali potranno accedervi per un finanziamento.

Ho chiesto un incontro all’intero staff del Comitato tecnico scientifico per domani pomeriggio atto allo scopo di informarsi, nella maniera giusta, riguardo tutti i protocolli che possano essere attuati da qui alle prossime settimane per tutti gli sport, grazie anche ad un lavoro che ci ha fornito questa sera sia il CONI che il CIP e soprattutto per tutte quelle piccole realtà sportive di territorio come ad esempio palestre e centri danza. Dopodichè, uno dei miei compiti sarà lavorare ed assicurarmi che tutte le strutture siano messe nelle condizioni di rispettare tutti i protocolli per poter riaprire in sicurezza”.

UPDATE 28/04/2020 – L’Unità di Crisi, attraverso il chiarimento n.21 all’Ordinanza n.39 del 25 aprile 2020 (Attività motoria), precisa ulteriormente quanto espresso nella stessa ordinanza: si può passeggiare, ma è vietato fare jogging.

In particolare:

  • non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio. L’attività motoria permessa (sostanzialmente passeggiate) deve essere svolta in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri.