Sardara: ”Non sapevamo come riempire il tempo di Jack che invecchiava e allora abbiamo ben pensato di coinvolgerlo nello staff operativo”

Questa mattina, nella Club House societaria di via Nenni, il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara insieme al general manager Federico Pasquini e al capitano Jack Devecchi hanno annunciato una importante novità societaria.

A fare gli onori di casa è il numero uno biancoblu Sardara:

”Oggi parliamo di una cosa importante: la Dinamo è una società di grandi valori, che presta grande attenzione all’evoluzione delle figure che ruotano intorno al proprio mondo. A questo proposito non sapevamo come riempire il tempo del nostro capitano Jack Devecchi – scherza Sardara – e per questo abbiamo pensato di coinvolgerlo ringraziandolo per la disponibilità che ha dimostrato da subito su tutto il progetto che riguarda il settore minibasket. Da oggi Jack sarà il testimonial del minibasket, dove per testimonial non intendiamo solo l’uomo-immagine ma un ruolo anche operativo che sarà condotto con la collaborazione di Federico Pasquini. Il percorso sarà importante, Jack sarà libero di ragionare secondo le sue idee e crediamo che il farlo da giocatore in attività sia un quid in più che gli permetterà di essere diretto con i ragazzi e di trasmettere quanto sia importante crescere secondo certi criteri, abbracciando i grandi valori di cui lo sport è il simbolo.
Iniziamo dal minibasket come primo step di un progetto a più ampio respiro, abbiamo pensato a delle zone dedicate di allenamento per i giovani, che saranno completati dalla struttura di Federico e Giovanni Piras. Insieme alle idee e alle tipologie di allenamento, ci sarà un inquadramento più aziendale di un percorso che permetta di fare scouting in tutto il territorio. Ci piacerebbe quest’estate esordire con un evento che sia un mix tra futuro e passato ma per il momento non vogliamo svelare altro”.

La parola al capitano Jack Devecchi:

”Ringrazio la società per questa opportunità, era ormai qualche anno che invecchiando mi frullava in testa l’idea di ricambiare questo affetto, questa stima e questi valori che negli anni Sassari, la Dinamo e questo mondo mi hanno dato. Volevo fare qualcosa per i giovani, perché penso che il vero serbatoio della pallacanestro siano gli atleti del futuro: ricordo con piacere i miei primi anni, i primi canestri, e ho chiesto a Stefano la possibilità di lavorare su qualche progetto per i giovani. Credo che lo sport insegni valori importanti in cui io credo molto e che la società identifica perfettamente, mi piacerebbe in questi anni poter trasmettere ai ragazzi queste cose, con un’attività che si possa sviluppare soprattutto nei mesi estivi in cui sono più libero per poter investire e lavorare ai progetti in cantiere. Siamo ancora a una fase embrionale ma abbiamo tante idee da sviluppare che abbiamo condiviso con Stefano. La cosa importante è poter trasmettere da giocatori che vivono sul campo i valori dello sport ricoprendo il ruolo di ambasciatori di valori e della parte tecnica. Adesso ci mettiamo a lavorare tra un volo e un altro, una trasferta e l’altra ma sono veramente grato per questa opportunità”.

Il general manager Federico Pasquini:

”La cosa importante secondo me è che l’esempio che può dare Jack a livello di come si vive e come si può diventare atleti, curando il proprio corpo fin da piccoli, sia molto importante. Abbiamo necessità di allargare la base perché più quantità facciamo, più incrementiamo i numeri, più aumenta la possibilità di avere qualità. Stiamo facendo un ottimo lavoro a livello di settore giovanile, abbiamo una serie C che sta ottenendo buoni risultati e stiamo producendo giocatori che hanno la possibilità di allenarsi con la prima squadra che è una cosa che ci interessa. Nonostante il fatto che abbiamo mosso il progetto “Cagliari” a Torino, cambiando gli obiettivi al livello di giocatori futuribili, è evidente che la Torres in questo momento diventa lo sfogo naturale per i giovani talenti. Stanno facendo ottimo lavoro, ci sono buone basi e ottima qualità: siamo sicuri che le doti umane di Jack unite a quelle sportive e professionali siano il valore aggiunto e siamo felici e orgogliosi di fare questo ulteriore step nel progetto giovanile”.

Il capitano testimonial operativo del minibasket biancoblu. Un capitano, un esempio, una bandiera. È arrivato appena ventenne e oggi rappresenta perfettamente l’uomo-Dinamo con le sue quattordici stagioni in maglia biancoblu e un contratto che lo lega al club e a Sassari fino al 2024. Jack Devecchi è molto più di un capitano, incarna a 360 gradi l’ideale di giocatore e professionista e l’esempio che qualsiasi bambino vorrebbe emulare. Per quello che rappresenta e per l’estrema predisposizione che rendono il numero 8 una bandiera del club, grazie alle sue doti umane e alla sua ormai ultradecennale esperienza, la Dinamo Banco di Sardegna ha il piacere di annunciare l’ingresso del capitano Devecchi nel mondo del minibasket biancoblu. A partire da ora il capitano sarà testimonial del minibasket, coordinato dalla responsabile Roberta La Mattina: Jack è stato incaricato dalla società di diventare la mente operativa di un progetto a lunga scadenza, ricoprendo il naturale ruolo di collettore tra gli atleti del futuro e il presente della Dinamo Banco di Sardegna.