”Non possiamo continuare senza una direttiva chiara per tutti. Il Governo deve comprendere che siamo un dipartimento sociale ed economico che ha diritti, doveri e responsabilità anche nei confronti dei giovani, in termini di esempio”

Il presidente della LBA – Legabasket Serie A Umberto Gandini ha riasciato alcune dichiarazioni a Piero Guerrini di Tuttosport.

Il futuro del basket italiano

”La pallacanestro italiana va avanti grazie a imprenditori e aziende. I mecenati investono le loro risorse ma non possiamo più andare avanti senza una direttiva chiara per le società. Il Governo deve comprendere che siamo un dipartimento sociale ed economico che ha diritti, doveri e responsabilità, anche nei confronti dei giovani, in termini di esempio”.

Tra i vari provvedimenti adottati nel nuovo Dpcm del 24 ottobre c’è l’obbligo di disputa degli eventi sportivi senza tifosi

”Segnalo che dal 29 agosto in varie regioni, senza assembranti e nel totale rispetto di norme e protocolli, il pubblico ha visto la pallacanestro giocata. Le società ha sostenuto spese aggiuntive ingenti per permettere la ripartenza senza problemi di sorta. Tutto questo non ha, però, prodotto alcuna attenzione da parte del Governo. Eppure il basket di Serie A è parte dell’industria dello spettacolo sportivo italiano”.

Fondi governativi da destinare al comparto sportivo

”Il risultato di tutto ciò è che siamo esclusi dagli interventi a pioggia nonostante gli ingenti costi sostenuti per permettere la ripartenza delle attività sportive, compresa quella europea in cui sono impegnate nove delle sedici società di LBA. Le società si ritrovano con zero ricavi e con i contratti, com’è giusto che sia, da rispettare”.

In che modo terminare la stagione sportiva

”È indubbio che, alla luce di quanto sta accadendo nel Paese e nel mondo, sia necessario esaminare varie opzioni in merito. La questione dei costi resta ed è fondamentale. Parliamo di costi insostenibili per il basket italiano, ammesso si trovi un luogo definito ‘bolla’ in grado di organizzare tutto ma rientrando pur sempre nei costi”.

Il campionato di LBA si ferma?

”Non nè vedo il motivo, nè lo scopo. Abbiamo assunto impegni verso sponsor, tv, agenzie di scommesse e abbiamo la possibilità di mostrare la bellezza del nostro sport al pubblico a casa, abbiamo assunto doveri nei confronti degli appassionati. Abbiamo contratti da rispettare con giocatori, allenatori, tutta gente che lavora nei club. Siamo stati attaccati in primavera quando abbiamo deciso di fermare il campionato, ora che siamo nelle condizioni di andare avanti vogliamo fermarci? Perché mai? Se ci fermiamo oggi scompariremo. Certo se andiamo avanti il rischio di fallire c’è, ma almeno abbiamo una possibilità”.